sabato 14 ottobre 2017

Quando il doppio senso in bici è ostacolato dalle auto parcheggiate selvaggiamente!

Ieri tornavamo in bici con tutti i bimbi dalla piazza di Faenza: percorrere Corso Matteotti è sempre un incubo, sia andando verso la piazza sia tornando indietro. Corso Matteotti, per chi non lo sapesse è senso unico per le auto (dalla piazza verso semaforo), ma doppio senso per le bici, grazie ad apposita striscia a terra. Wow, direte voi, un esempio di civiltà ciclabile. Un cappero! Le macchine posteggiate in sosta vietata sulla destra della strada, fanno in modo che le auto sorpassino, invadendo la carreggiata ciclabile. Così se vai in bici verso la piazza ti ritrovi a schivare auto frontali, se torni dalla piazza, ti ritrovi a schivare le auto parcheggiate e a farti sorpassare da auto imbufalite che ti tallonano e quasi ti spintonano. Per risolvere il problema una volta ho provato a far passare i bambini tra le auto posteggiate e i negozi, sulla destra. Peggio di peggio...le auto che escono dai vicoletti laterali, per lo più Suvvoni alti 2 metri (ovviamente adatti alle viuzze cittadine), non vedono nemmeno di striscio i bimbi in bici che gli passano davanti..Non c'è scampo. Faenza, messa così, non è città civile né ciclabile.
CHIEDIAMO COME MINIMO AI VIGILI DI INTERVENIRE E MULTARE LE AUTO IN SOSTA VIETATA IN CORSO MATTEOTTI, facendo rispettare la legalità!!!! in prospettiva, chiudere corso Matteotti al passaggio auto. Richieste già avanzate al PUMS. P.S. non ho fatto foto, perché rischiavo di schiantarmi...ma lascio a voi l'immaginazione! anzi provare per credere!

Ennesimo centro commerciale a Faenza, c'è davvero bisogno?

Ecco a voi in costruzione il decimo nuovo centro commerciale a Faenza, evidentemente utilissimo😡😡😡, che sarà costruito su area con falde e sottosuolo contaminato dalle precedenti industrie, progetto deciso dal comune con la multinazionale, senza aver coinvolto nessuno, che intaserà di traffico le viuzze residenziali..vergognoso!!! Ecco il comunicato di noi associazioni ambientaliste!

mercoledì 4 ottobre 2017

Premio Luisa Minazzi

Sono grata alla giuria del premio Luisa Minazzi per avermi candidato al premio Ambientalista dell'anno con altri 7 coraggiosi ambientalisti!...dalla sindaca anticemento, alla determinata avvocata contro i disastri ambientali, da Domenico Iannacone (giornalista Rai3) a Goel, fino al grande Marco Ricci, sacerdote di San Vito, che da anni lotta per l'ambiente, contro i roghi e lo smaltimento illecito rifiuti)e  altri.
http://www.premioluisaminazzi.it/linda-maggiori-recanati-mc-1981/
Un pensiero commosso a Luisa Minazzi, donna coraggio che ha lottato fino all'ultimo contro l'eternit del suo paese, Casale Monferrato. Lei è morta, come tanti, vittima di un'atroce ingiustizia, ma il suo messaggio, la sua lotta, la sua protesta devono restare vivi, e sta a noi tenere accesa la fiaccola. Non si può morire di inquinamento.
(Per votare mandate mail a 2017@premioluisaminazzi.it riportando il proprio nome, cognome, età e indirizzo + il nome e cognome del candidato prescelto entro il 19 novembre)

Traffico davanti la scuola e...l'incubo del centro commerciale

Anche oggi, come al solito, la nostra bella biciclettata casa scuola e ritorno (2 km andata e 2 km ritorno). Anche Tobia con la sua biciclettina, gasato e attento, seguendo i fratelli. Come ogni anno, gioia, rabbia e scoramento. A parte il traffico davanti alle Don Milani, che ormai è prassi accettata, davanti al Panda (scuola materna) è forse ancora peggio. Bel sole e aria mite. Via Bandini e Donatini, ore 12.50, le auto posteggiano e retromarciano, inchiodano e svoltano, cercando di guadagnare un metro, santa miseria...poveretti...li guardo e immagino che al volante ci siano tutti grandi invalidi di guerra. Gioele e Giona, da bravi ciclisti si infilano tra le auto, trattengono il fiato dietro i motori, ormai sanno cavarsela, forza della sopravvivenza. Il piccolino spaventato passa dal marciapiede. Ma uscito sulle strisce rischia di essere travolto, mi tocca piazzarmi in mezzo e fare il vigile furibondo. I vigili veri non passano mai da quelle parti.
Usciti dal delirio, ci infiliamo nelle vie tranquille, parchi e piste ciclabili (zona Palazzo vecchio). Mi passa un po' la rabbia ma poi mi torna lo scoramento quando davanti alle macerie della ex Cisa, mi chiedo cosa succederà quando sorgerà il mega centro commerciale...un delirio di auto che si riverserà sulle stradine residenziali, in faccia ai bimbi che escono dal parco e dalla pista ciclabile. Complimenti davvero. Complimenti al comune che invece del PUMS (piano urbano mob. sostenibile) ci regala un centro commerciale. Complimenti a tutti quelli che potrebbero andare in bici ma vanno in auto. A chi mi dice che esagero nell'arrabbiarmi. Ma noi non molliamo, la macchina non ce la compriamo, nei centri commerciali non mettiamo piede e la nostra obiezione di coscienza la continuiamo.



Faenza, città per automobili!

Anche i pensionati protestano!!! Condivido la denuncia della FNP (federazione nazionale pensionati) -Cisl Faenza. E' un'accusa dura giusta e fin troppo realistica, lanciata contro un comune che per dimensioni e conformazione territorio potrebbe essere molto più ciclabile. Penalizzati i pensionati (per non parlare dei bambini, neomamme, donne incinte, ecc...) che si ostinano ad andare in bici e a piedi. Gli utenti più deboli e meno inquinanti della strada sono come al solito puniti e ghettizzati.

Bike to school!

A Faenza come Gruppo Famiglie senz'auto, e associazioni Fiab, Salvaiciclisti, Skaramakay, Legambiente in collaborazione con il Ceas abbiamo ideato il progetto Bike To school, per ora hanno aderito 5 scuole (Carchidio, Don Milani, Gulli, Reda e Martiri di Cefalonia)... L'invito è stato mandato a tutte le scuole primarie, speriamo che qualcun'altra scuola voglia aderire!! Questi piccoli ciclisti, che giornalmente vanno a scuola in bici, anche se son pochi, anche se son piccoli, anche se non hanno voce, si meritano un GRANDE GRAZIE dalla loro scuola e da tutta la città. il progetto prevede che i bambini in bici, piedi, pulmino mettano una crocetta quando arrivano a scuola in modo sostenibile...il diario di classe è esposto dalle insegnanti e i 

bambini sono autonomi nel mettere la crocetta! ecco i diari!